Nell'ambito delle operazioni di trasferimento aziendale, è essenziale disporre di una comprensione chiara dei concetti e delle normative che regolano la materia, nonché delle implicazioni anche fiscali che ne derivano.
Con questo articolo ti propongo 7 punti chiave da tenere in grande considerazione nell'ambito dell'acquisto di un'azienda.
Partiamo:
Definizione di azienda e ramo di azienda: L'azienda è intesa come l'insieme organizzato dei beni impiegati dall'imprenditore per l'esercizio dell'attività imprenditoriale. Un ramo di azienda, invece, consiste in una porzione dell'azienda che, pur facendo parte del complesso aziendale, è strutturata per funzionare autonomamente, potendo pertanto essere oggetto di trasferimento indipendente dall'azienda madre.
Cosa è compreso nella cessione di azienda: La cessione di un'azienda comprende il trasferimento di tutti i beni aziendali, materiali e immateriali, inclusi immobili, attrezzature, scorte, marchi e brevetti. Sono inoltre inclusi i contratti attivi e i rapporti di lavoro, fatta eccezione per quelli strettamente personali del cedente. Eventuali esclusioni devono essere chiaramente specificate nell'atto di cessione.
Debiti aziendali: I debiti aziendali rappresentano uno degli aspetti più delicati nella cessione di azienda. Se non diversamente specificato, la responsabilità per i debiti aziendali può essere trasferita all'acquirente, richiedendo però un accordo esplicito tra le parti.
Responsabilità solidale per i debiti risultanti da scritture contabili obbligatorie: La legge prevede una responsabilità solidale dell'acquirente per i debiti aziendali che risultano dalle scritture contabili obbligatorie, indipendentemente dagli accordi privati. Ciò implica che, in presenza di debiti documentati nei registri contabili, l'acquirente può essere chiamato a rispondere di tali debiti insieme al venditore.
Debiti verso il fisco: L'art. 14 del decreto legislativo 472/1997 stabilisce che l'acquirente di un'azienda è responsabile per i debiti tributari del venditore relativi all'anno della cessione e ai due anni precedenti, limitatamente al valore dell'azienda acquistata. Questa disposizione sottolinea l'importanza di effettuare verifiche fiscali approfondite prima di completare l'acquisto.
Divieto di concorrenza: Il venditore di un'azienda è soggetto a un divieto di avviare, nei cinque anni successivi alla cessione, nuove attività imprenditoriali che possano costituire concorrenza per l'azienda ceduta, a meno che non vi sia un accordo contrario esplicitamente stabilito tra le parti.
Trattamento fiscale: L'imposta di registro per la cessione di azienda è generalmente pari al 3% del valore dell'operazione. Se l'azienda include beni immobili, su questi si applicano le aliquote specifiche per la compravendita immobiliare. Le plusvalenze realizzate dalla vendita dell'azienda sono soggette a tassazione ordinaria nel contesto della dichiarazione dei redditi del venditore.
La complessità delle operazioni di cessione aziendale richiede una gestione accurata e informata dei vari aspetti legali, contrattuali e fiscali. La consultazione con professionisti qualificati, quali notai e consulenti fiscali, diventa pertanto indispensabile per navigare con sicurezza le acque delle normative vigenti e assicurare una transizione aziendale efficiente e conforme alla legge.
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